La seconda lettera che pubblichiamo è del Pastificio Fabianelli che il 24 ottobre scrive al Gruppo La Cascina, reca la firma di Andrea Fabbroni, responsabile della qualità del pastificio. "La presenza di questi insetti non costituisce un problema sanitario e quindi non pericolosa per il consumatore", si legge nella lettera che è datata due giorni prima di quella degli esami, immaginiamo per motivi legati alla conoscenza che ha il pastificio degli insetti ritrovati. "La natura del nostro processo di essiccazione con temperature che superano gli 80 gradi C. - spiegano da Fabianelli - elimina ogni possibilità di infestazione che dovesse provenire dalla semila utilizzata. Quindi l'infestazione è riconducibile allo stoccaggio e successiva conservazione del prodotto". Quindi la Fabianelli è certa che si tratti di cappuccino dei cereali già dai primi esami visivi e che l'infestazione sia avvenuta in fase di stoccaggio o conservazione. La Fabianelli è un pastificio toscano aperto dai tempi dell'unità d'Italia, il 1860. Essendo toscano è un fornitore che garantisce filiera corta. Inoltre lavora in biologico: "Purtroppo la natura stessa del prodotto biologico - scrive la Fabianelli - ne limita molto l'azione di contrasto con trattamenti intensivi". La lettera si conclude con la manifestazione di dispiacere per quanto accaduto.
Seguono le due missive.
Fabrizio Camastra