Chiusi - Prima del 1883 sia nelle legislazioni italiane che in quelle straniere, i delitti contro la incolumità pubblica erano sparsi negli altri titoli dei codici o in leggi speciali, ma prevalentemente compresi tra i delitti contro la proprietà. Il concetto generale che domina nelle disposizioni concernenti i delitti contro la pubblica incolumità e che ne spiega il raggruppamento, è la potenza espansiva del nocumento che è loro insito, per cui gli effetti che ne seguono assumono le proporzioni di un disastro, di una calamità, di un infortunio pubblico. La Corte di Cassazione, con la sentenza della quarta Sezione del 4.11.2015, n. 46400, sostanzialmente ricorda che il sindaco è responsabile anche penalmente dell'incolumità pubblica. Il lettore ci voglia scusare la pesante premessa che ci siamo presi la libertà di fare. Il fatto è che abbiamo volutamente scelto di essere controcorrente, di sposare la linea di evitare i "Salam el ech" che sono in voga in questo periodo, quando si parla di certi politici. Allora, assodato che violare la incolumità pubblica rappresenta un reato penale, sindaco in testa, ci chiedimao perchè se c'è un muro la cui condizione di manutenzione costituisce grave pericolo per la comunità, nessuno interviene. Si tratta del muro di via Garibaldi a Chiusi, per il quale c'è stata già una ordinanza di intervento urgente, nei confronti della Diocesi di Montepulciano, Chiusi e Pienza, proprietaria della struttura. L'ordinanza è la numero 9 del 24/1/2014 (vecchia di quasi quattro anni) con termine perentorio di provvedere entro 15 giorni a causa "dell'aggravamento dello stato del muro che determina un pericolo attuale, urgente e indifferibile per la sicurezza e l'incolumità delle persone in caso di suo crollo". All'Ufficio tecnico del Comune non vi sarebbe alcuna pratica ricondicibile al manufatto di cui parla il provvedimento ordinatorio. Quindi tutto lascia pensare che il muro di via Garibaldi a Chiusi rappresenti un pericolo per la comunità. I Cinquestelle hanno presentato una interrogazione per capire come mai degli amministratori pubblici si prendono un rischio così grande. Sarà discussa venerdì prossimo, se tutto va bene, se il muro non crolla prima. Una idea noi ce la siamo fatta del perchè passa tanto tempo tra un sollecito ed un altro, ed ha a che vedere con l'immagine arabescheggiante che ci stimola la fantasia, dove c'è il deserto, un'oasi con palme e cammelli, donne che danzano di ventre. E truppe cammellate.
Fabrizio Camastra